Non sono narcisista né egocentrico; se fossi vissuto nell’antica Grecia non sarei stato Narciso.
– E chi saresti stato?
– Giove.
(Woody Allen)
Narra Ovidio che il giovane Narciso, crudele e spietato amante di se stesso, dopo aver rifiutato i teneri abbracci della ninfa Eco, finì col l’annegare nel suo stesso riflesso, lasciando ai mortali come monito della sua stoltezza, un fiore, chiamato appunto Narciso. Ripensando a questo mito mi capita spesso di chiedermi quali sarebbero le reazioni degli Dei dell’Olimpo (ch’io trovo, confesso, di gran lunga più saggi e divertenti del resto dell’intera comunità divina) se potessero conoscere le narcisistiche inquietudini di quest’epoca contemporanea. In quali ire funeste incorrerebbe questa strampalata generazione di uomini e donne così presi e rapiti da un insano desiderio di visibilità e protagonismo?