I mattini porpora e viola con brezze che appena si sentono,
La mite luce infinita che nasce a poco a poco.
(Walt Withman)Giorni senza tempo.
Che giorno è? Dove siamo? É già sera o è ancora pomeriggio? Scendo dal letto? No dai, ci rimango ancora un po’. Sono giorni senza tempo questi: neanche mi accorgo che è passato un anno. Ma in fondo è questa la bellezza intrinseca di ogni festività natalizia che si rispetti: perdere la cognizione di luogo e spazio, rimanere sospesi nel limbo delle cose casalinghe. Alternare pigiama a grembiule e poi di corsa il rossetto rosso e qualche brillantino per uscire, viziarsi, godersi la città. Indossare i tacchi alti per una cena infrasettimanale, vedersi con gli amici senza l’angoscia della sveglia e poi poltrire sul divano per intere giornate. Fare colazione alle 15 del pomeriggio con gli avanzi dolci del giorno prima.