Se ci diamo una mano i miracoli si faranno e il giorno di Natale durerà tutto l’anno. GIANNI RODARI
Arrivati alla veneranda età di quarant’anni è difficile trovare le parole per affrontare un post di Natale. Disincanto, vicende personali, amarezze varie e uno sguardo un po’ più attento sul mondo, basterebbero di per sè a farmi zittire anche il più convinto dei sostenitori di questo periodo dell’anno. Del resto, già lo scorso anno, faticavo ad elaborare un discorso di senso compiuto e me la “scaminavo” (ndr. in siciliano, voce del verbo cavarsela, tempo imperfetto, prima persona singolare) con un preciso e puntuale elenco dei motivi per cui il Natale mi garba e di quelli per cui non mi garba affatto. Elenco quest’ultimo che finiva pari e patta, con un pizzico impercettibile e invisibile di euforia e, peggio mi sento, speranza.