L’insostenibile leggerezza del … grissino.
Grissini e Torino
Quando mi è stato proposto di preparare una ricetta con i Torinesi, ho avuto subito la pungente curiosità di saperne di più. Ed è stato proprio in questa occasione che ho scoperto che le origini nobili dei grissini sono radicate in Piemonte e strettamente legate alle città di Torino e Alba. La leggenda infatti narra chei grissini furono inventati intorno al 1670, a Torino, da un panettiere di nome Antonio Brunero, per il giovane e malato Duca di Savoia, Vittorio Amedeo II al quale il medico del Palazzo Ducale ordinò che gli fosse somministrato del cibo di facile digestione, nonché appetitoso. La soluzione ingegnosa dei grissini, senza mollica e quindi assolutamente più dieribili, pare che abbia avuto tanto effetto sul giovane Duca da farlo crescere forte, sano e intelligente, amato per le sue gesta eroiche nella difesa della città di Torino dall’assedio francese. Un torinese insomma, reso grande dai torinesi.
E ce n’è di più. Pare che fra i grandi e noti estimatori del grissino torinese non si possa non citare Napoleone Bonaparte, il quale creò, all’inizio del XIX secolo un servizio di corriera fra Torino e Parigi prevalentemente dedicato al trasporto di quelli ch’egli chiamava les petits bâtons de Turin. E a dirla tutta, che si chiamino grissini, si chiamino torinesi o petits bâtons, anch’io da quando li ho riscoperti per questa ricetta, ne sono rimasta forlgorata.
L’insostenibile leggerezza del grissino
Tra queste pagine, purtroppo, di grissini se ne trovano pochi: solo questi, fatti in casa e realizzati con burro salato e anice. Ma li ho davvero riscoperti in questo periodo per la loro leggerezza e versatilità. Ed ecco ad esempio, che trovo siano perfetti per poter accompagnare con la loro croccantezza, salumi, pinzimoni e perfino un’insalata fresca e gustosa, come questa agli spinaci. Mi piace da morire il suono che fanno quando si spezzano, mi piace sapere che mangiarne non appesantisce, soprattutto se se ne sceglie una versione senza lievito così come ce li propone Céréal. E ho preso l’abitudine di sgranocchiarne un paio tutte le volte che cerco qualcosa di insostenibilmente leggero.
Ora qui ve li propongo insieme alla dolcezza del mango, alla leggerezza del pollo e delle zucchine grigliate e a qualche nota stridula di limone. Sono sicura che vi porteranno subito con la mente all’estate, alla voglia di maniche corte e piedi scalzi. Al desiderio di mangiare qualcosa di fresco e sano senza appensantirsi troppo. E aspetto quindi che questa insostenibile leggerezza del grissino, vi conduca fin qui, fino alla mia ricetta e magari perchè no, ospiti della mia tavola.
RECIPE
Dosi per 4 persone
500 g di spinacini freschi
4 fettine sottili di petto di pollo
2 zucchine
1 mango
1 confezione di torinesi Céréal
Olio extra vergine di oliva
Sale e pepe q.b.
Semini di sesamo
1 limone o aceto
Lavate e mondate gli spinacini, grigliate i petti di pollo e le zucchine tagliate a strisce sottili con una mandolina. Tenete da parte. Pulite il mango e tagliatelo a tocchetti. In una ciotola grande unite tutti gli ingredienti: gli spinacini, il pollo grigliato a striscioline, le zucchine, il mango. Condite con un dressing di aceto, olio d’oliva e semi di sesamo, regolate di sale e pepe e aggiungete i torinesi sminuzzati.
Servite subito.
Che sia un grissino croccante, leggero e sbriciolato, oppure una fetta di plumcake salato, quello che conta è che qui, nella tua casa e alla tua tavola ci sia sempre una meravigliosa, dolce, gentile e calda accoglienza… ed è per questo che ci capito sempre e ben volentieri mia cara Deb!
Io adoro tutto quello che è croccante, che sia dolce o salato….per questo preferisco i biscotti ai dolci al cucchiaio o le crostate alle torte farcite, ed i crackers/grissini/fette biscottate/pane tostato sono i miei compagni di pasto sempre.
La replicherò questa ricetta, perché anche se il bel tempo fatica ad arrivare, in cucina si può sempre (RI)creare!
Grazie meraviglia..
Buona Domenica.
Manu.
Ah cara Manu
che bello saperti qui. Sapere che ti piace sgranocchiare come a me e che rifarai la mia proposta. Sapere in generale che ci sei, come compagna di lettura, come persona a cui scrivere e con cui confrontarsi.
La meraviglia sei tu.
Ti abbraccio forte e spero di poterti conoscere preto, molto presto….
Deb