A wollen cap …
Metti una domenica mattina…Svegliarsi lentamente con il rumore scrosciante della piaggia sui vetri e la casa immersa in una luce tenue e bigia. Il silenzio tutt’intorno, solo il ticchettìo delle gocce. Una colazione frugale e via di corsa a sporcarsi le mani di cucina. La luce che si scalda piano piano, l’orologio che muove le lancette verso la mezza e le voci che finalmente riempiono le stanze. Gli odori che si mescolano, il pane che manca sempre all’appello, il vaso dei fiori freschi pronto per diventare il centrotavola. E poi finalmente gli amici di lunga data che arrivano.
Le chiacchere, i sorrisi, le mani che si intrecciano sul tavolo nel “ti aiuto io, così finiamo in fretta e ci mettiamo comode sul divano”. Il profumo della tovaglia, fresca di bucato, le risate dei bambini che corrono tra l’incedere delle portate, i calici che si riempiono, le voci morbide che si raccontano e qualche nota di sottofondo ad accopagnare il pranzo.
Metti che … si arriva veloci al dessert, un po’ stanchi ma felici, con di fronte un bel liquore ambrato di Pantelleria e dei biscotti zuccherosi tutti da inzuppare. Si arriva così: sazi di cibo ed emozioni, di racconti scambiati, di parole che sai verranno ascoltate. Si arriva così … Tutti ubriachi di canzoni ed allegria.
Metti che … la domenica vola in un battibaleno, lasciandoti addosso la piacevolissima sensazione di aver trascorso delle ore liete, una casa calda e accogliente anche grazie alla pioggia e nuovi ricordi che porterai con te. E poi finalmente quando torna il silenzio, ti ci siedi veramente su quel divano e metti su il disco che piace a te:
Wollen Cap. E ascolti Lei: cantautrice genovese, dalla voce bellissima, vellutata, che ammalia. Coi suoi brani, un po’ folk un po’ blues, ricchi di atmosfera, di carica emotiva, di suggestioni che portano lontano e mentre l’ascolti riconosci l’artista, l’amica, che si racconta, si ritrae attreverso le sue stesse note.
Metti che … meglio di così questa bella domenica di Febbraio, non poteva andare.
RECIPE
(dose per circa 40 biscotti)
400 g di farina di castagne
150 g di farina 00, più quella che serve per stendere la frolla
135 ml di vino bianco
125 ml di olio di semi di girasole
145 g di zucchero di canna chiaro + quello per la copertura
1 cucchiaio di semi di anice
8 g di lievito per dolci
un pizzico di sale
Metti a mollo i semi di anice nel vino. Setaccia le farine e il lievito e disponi a fontana su una spianatoia insieme allo zucchero. Al centro unisci l’olio, il vino e i semi di anice e il pizzico di sale. Inizia ad impastare fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo. Poi, prelevandone un po’ alla volta stendi dei cilindretti della lunghezza di circa 10 cm e arrotolali a forma di ciambella. Spolvera la superficie con dello zucchero, disponi su una leccarda ricoperta di carta forno e cuoci in forno preriscaldato a 160° per circa 10/15 minuti fino a doratura della superficie. Fai raffreddare bene prima di servire con un bel bicchiere di liquore per dolci.
Queste foto sono uno splendore… sono in ammirazione da cinque minuti! Tant’è che solo ora mi accingo a leggere la ricetta, ma andava detto, sono strepitose!
Ciao, Tatiana
Tatiana, mi lasci a bocca aperta. Grazie per il bellissimo complimento, ma vedi che le foto sono vecchiotte e anche un po’ fuori fuoco, le ciambelline invece valgono di essere riproposte molto spesso !! 😉 Ti abbraccio
Attirata da una foto magnifica di bagels corro a cercare il tuo blog ed ecco che mi ritrovo in un mondo incantato fatto di scatti meravigliosi, di fotogrammi di vita semplici ma mai banali e ricette buone e genuine, come queste ciambelline al vino. Credo che sarà la volta buona che preparerò qualcosa con la farina di castagne, di cotanta grazia non si può fare altro che fidarsi. So già che saranno buonissime.
Buon fine settimana
Elisabetta, qui sei la benvenuta. Ti ringrazio di cuore per le bellissime parole, grazie sinceramente.